MATERIA DORATA A cura di Rosa Cascone

Oratorio dei Bianchi / Cappella dell’Incoronazione, Palermo

LE RESIDENZE

La mostra è stata concepita in seguito a due mesi di residenza tenutesi a Lipari nell’estate del 2021 con gli artisti Stella Laurenzi, Alice Ronchi, Alessandro Sambini, Adonai Sebhatu, Alessandro Silvestri. Le opere degli artisti sono quindi il frutto dell’esperienza che hanno maturato a contatto con l’isola e con le sue differenze.

Il primo approccio è stato molto fisico: scoprire i panorami e la terra di Lipari ha portato gli artisti a pensare opere con materiali diversi, che rispettassero queste caratteristiche legate principalmente alla pietra lavica, nella sua forma di ossidiana e pomice.

L’altro sentimento che ha attraversato tutta la residenza è stato proprio il senso di isolamento, tangibile continuamente, dal momento che in ogni direzione si guardi il mare e le sorelle isole Eolie erano l’unico orizzonte. La terra in quel momento era distante.

Infine, la storia dell’isola è stata protagonista delle ricerche degli artisti: dalla sua parte più antica, legata alla mitologia classica, fino ad una più politica e contemporanea legata al periodo fascista.

LE ARTISTE PALERMITANE

Contemporaneamente al lavoro della residenza artistica, la curatrice ha intrapreso uno studio e una pratica con le artiste palermitane Sabrina Annaloro, Loredana Grasso e Sofia Melluso, sulle tematiche del femminile e del mito (anch’esse sviluppate a partire da ritualità e leggende siciliane e eoliane).

Con l’occasione della mostra e condividendo lo spirito del progetto RelAzioni a Catena, il connubio delle opere realizzate in seguito alla residenza con quelle delle artiste palermitane, ha dato luce ad un percorso espositivo ancora più completo, arricchito proprio dalle figure mitologiche che le artiste hanno realizzato.

A sostegno di questo, promuovere artisti del territorio in un evento di respiro internazionale è un modo per valorizzare sempre di più non solo le istituzioni e i luoghi di Palermo, ma anche le sue forti menti creative.

IL TITOLO

Materia Dorata svela una narrazione che prende nutrimento dal mondo del mito, della terra e della magia. Opere che parlano un linguaggio surrealista, visuale e concettuale, ambientato nell’onirico ma anche nelle tradizioni culturali che ancora segnano la società che s’intersecano ai nuovi linguaggi contemporanei.

L’importanza di proporre una mostra che supera il dualismo logico e abbraccia la realtà del molteplice, sta proprio nell’apertura e nelle visioni che si possono ricavare. La vita oggi è ambientata in una realtà globalizzata, colpita dalla pandemia, dalla crisi climatica e dalla guerra. Ovunque volgiamo lo sguardo immagini violente della nostra civiltà sono testimoni del lento distacco dal rapporto uomo – uomo sia da quello uomo – natura che qui vogliamo ricreare. Proporre un linguaggio sempre contemporaneo, che nasce dalla notte dei tempi ed è espressione artistica, è fonte catartica di sollievo spirituale e, come nell’antichità, vede i fruitori investiti da una logica del fare e non del subire.

IL PROGETTO

Il progetto si inserisce nel contesto dell’evento RelAzioni a Catena, una biennale di arte contemporanea e cultura che vede l’alternarsi di residenze e mostre che gireranno per tutta la Sicilia, valorizzando e sostenendo un linguaggio variopinto e pieno di storia, che solo una regione come la Sicilia e le sue mille colonizzazioni, possono offrire come patrimonio unico al mondo e continua fonte di ricerca e sperimentazione.

Le location che ospiteranno l’intero progetto sono due: l’Oratorio dei Bianchi e la Cappella e la Loggia dell’Incoronata di Palermo.

ARTISTI

SABRINA ANNALORO

Vive e lavora a Palermo. La sua pratica artistica trova un terreno fertile nel disegno, nella pittura e nella scultura. Si radica nella simbologia, nella narrazione e iconografia medievale, nei bestiari fantastici e nelle pitture rupestri, nelle miniature orientali e nelle statuette antropomorfe delle civiltà precolombiane, e ancora, negli amuleti e rituali apotropaici e nei racconti mitologici. Attingendo ad epoche diverse e attraverso un processo di frammentazione e decontestualizzazione del simbolico ancestrale, disegna una narrativa ibrida ed estatica, grottesca e atemporale, allucinata e viscerale, androgina e sensuale e che prova, attraverso nuovi codici, a dare vita a relazioni inedite che rimettono in gioco le parti ed il tutto. Nel 2021 ha esposto ad Art Verona e alla mostra Salon Palermo per Rizzuto Gallery a cura di Antonio Grulli. Sempre in mostra da Rizzuto Gallery per Young Volcano #2 e nel 2020 “Supersacca” Pozzallo, (RG) a cura di Giovanni Scucces. Tra le prime mostre invece ci sono nel 2013 allo ZAC e nel 2012 a Palazzo Costantino e alla GAM di Palermo.

LOREDANA GRASSO

Vive e lavora a Palermo. Ha frequentato l’Accademia di belle arti di Palermo conseguendo la laurea specialistica in Pittura. Ha esposto in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Nel 2018 grazie al supporto iniziale dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani dà vita al progetto ART STUDIO VISIT: un itinerario esclusivo alla scoperta degli studi d’artista in Palermo. Nel 2019 espone per Isola delle Femmine all’Edicola, a cura di Marcela Caldas, Valentina Greco e Stefania Galegati; mentre cura ART STUDIO SHOW esponendo altri 17 artisti durante la VIII edizione della Settimana delle Culture, presso l’ex cartiera Bellotti. Differenti sono i medium che l’artista utilizza: pittura, scultura, ricamo e l’acquerello sono per lei il punto di partenza verso la scoperta di altri luoghi, oltre i limiti spaziali, temporali e di pensiero che la spingono ad affrontare tematiche come la memoria, l’assenza, il sacro e il rituale. Negli ultimi anni l’artista riprende in mano la pittura e il disegno, continuando ad approfondire il tema del sacro sotto forma di apparizioni, facendo venire fuori personaggi in relazione con il cosmo, con il rito, statuette votive, mitologia e trasmutazioni alchemiche, questo accade per ricordarci nell’epoca della scienza, che l’esperienza del sacro in tutte le sue manifestazioni è da sempre presente nell’essere umano e che grazie ad esso l’uomo prende coscienza del mistero insondabile e primigenio del gesto e quindi dell’Essere, indispensabili per sviluppare una più forte comprensione di Sé.

STELLA LAURENZI

Stella Laurenzi è un’artista e fotografa contemporanea progettata a Roma nel 1989 e assemblata tra Milano, Parigi, Londra e Taipei. Dopo gli studi in Economia e Management delle istituzioni culturali, lavora all’interno del team editoriale del magazine Flash Art e successivamente come assistente curatore per la Biennale di Praga prima di trasferirsi tra Parigi e Londra dove consegue un Master in Management, Marketing and Creativity. Gli anni successivi vive a Taipei e poi a Milano dove continua a lavorare per varie gallerie d’arte, case d’asta e magazine di arte contemporanea, esprimendo nel frattempo la sua visione creativa attraverso la recitazione e la fotografia. Dal 2019 lavora come fotografa freelance dedicandosi a progetti personali a lungo termine. Il suo lavoro indaga il crocevia dove l’arte incontra l’intimità, la vulnerabilità e le ossessioni. Per lei la fotografia rappresenta un mezzo con cui poter esprimere ciò che sente ma che non riesce a descrivere a parole. Il mondo visto attraverso la sua lente è paradossale, ma è proprio quel tipo di assurdità che rende le sue foto divertenti e malinconiche al tempo stesso; ed è la dimostrazione che tutto ciò che appare illogico e nonsense, è in realtà insito nella vita di tutti i giorni. La sua è una ricerca sull’identità personale fatta di intuizioni, assenze e sensazioni, e le sue foto sono caratterizzate da diversi elementi in dialogo tra loro, come l’atmosfera, i colori e tutto ciò che non è visibile allo sguardo. 

Tra le ultime mostre: 2022 Sagra Tropicale, Circolo Canottieri Reggio Emilia, Reggio Emilia, 2022 per cui ha vinto il Premio Max Spreafico, Circuito OFF Fotografia Europea, Reggio Emilia. HIC, z2o Sara Zanin, Roma, 202, nel 2020 It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World, Exibart x Milano Art Guide e Ex Machina, Ex Convento del Carmine, Scicli.

SOFIA MELLUSO

Sofi a Melluso fa parte del gruppo artistico . La sua pratica si basa sulla reinterpretazione di mitologie e tradizioni e di come queste possano essere trasposte in chiave femminista.
Coltiva vari linguaggi artistici dalla ceramica, al collage al video.

ALICE RONCHI

Vive e lavora a Milano. Ha esposto in mostre collettive alla Triennale di Milano, a Palazzo Reale, al MAMbo di Bologna e al MAXXI di Roma. Recente la collaborazione con Pirelli Hangar Bicocca, museo d’arte contemporanea per la realizzazione dei premi della Formula 1 di Imola. La ricerca della “meraviglia” è un tema costante nella sua ricerca, popolata di figure familiari e allo stesso tempo enigmatiche, prodotto di una propria rielaborazione astratta. A metà strada tra il ludico e il minimale, il suo lavoro è una sintesi tra il rigore della forma e la semplicità d’espressione. Con l’uso di differenti media, che variano dalla scultura alla fotografia,  e dalla performance al video, Alice interroga la realtà attraverso uno sguardo attento e curioso, restituendoci una sua magica visione. L’artista è rappresentata dalla Galleria Francesca Minini, Milano. In questo dialogo naturale tra il suo lavoro e il luogo della residenza, Alice Ronchi ha ritrovato le connessioni che legano il suo lavoro alle potenze ancestrali che si percepiscono nel luogo. Il lavoro dell’artista si sviluppa in forma scultorea, quasi totemica, suggerendo quella forma di rispetto e sacro timore che si ha di fronte ad una tomba o una scultura divina, che qui diventa un inno alla vita. La delicatezza delle forme di Alice e allo stesso tempo la forza del suo significato collegano il linguaggio minimalista e contemporaneo ad antiche forme storicamente riconosciute.

ALESSANDRO SAMBINI

Da gennaio 2022 lavora alla commissione pubblica 13 Fotografi per 13 Musei, lanciato dalla Direzione Regionale Musei della Lombardia con un progetto site-specific sulla Cappella Espiatoria di Monza. Dal 2019 lavora alla performance pubblica 1624 e dal 2021 al progetto MARIO che presenta ad ARTISSIMA 2021 a Torino. Nel 2020 in occasione della 16a Giornata del Contemporaneo è stato invitato dal MART, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Italia, a sviluppare un progetto site specific chiamato The Gallery Revolve 2; ha fatto parte anche di Metafotografia (2), Le Mutazioni Delle Immagini, BACO, Bergamo, a cura di Sara Benaglia e Mauro Zanchi. Nel 2018 ha partecipato a Talking (about) Images, Škuc Gallery, Lublijana, a cura di Francesca Lazzarini. Nel 2017 partecipa alla mostra collettiva Fuocoapaesaggio a cura di Dolomiti Contemporanee ed è selezionato per partecipare a Plat(t)form 2017 al Fotomuseum di Winterthur; nel 2016 il Fondo Privato Acquisizioni per l’arte contemporanea di ArtVerona ha selezionato l’opera People in una mostra per acquisizione e deposito presso MA*GA, Gallarate. La stessa opera è stata presentata in occasione dell’omonima mostra personale curata da Denis Isaiaa luglio 2016 alla Galleria Michela Rizzo. Nello stesso anno partecipa alla collettiva Stories From the Edge, a cura di Francesca Lazzarini, al Kunsthaus di Graz (Austria) e alla mostra On New Italian Photography, a cura di Fantom alla Galleria Viasaterna (Milano 2016). I progetti dell’artista sono stati presentati anche durante: Foto/Industria, 2° Biennale di Fotografia Industriale, a cura di François Hébel, al MAST (Bologna, 2015); Flags, presso Serra dei Giardini, a cura di Elena Forin (Venezia, 2014); Lo Spettatore Emancipato, a cura di Angela Madesani, alla Galleria Giovanni Bonelli (Milano, 2014). Ha collaborato con diverse istituzioni, tra cui MUSEION, FORMA, MUFOCO, MAST, MA*GA e Triennale di Milano. Nel 2021 vince il Premio Fabbri, nella sezione Fotografia Contemporanea; nel 2009 vince il XXIII Premio Gallarate Per Le Arti Visive, Terzo Paesaggio. Fotografia Italiana Oggi e nello stesso anno è finalista al premio GD4PhotoArt, promosso da MAST. È co-fondatore del collettivo POIUYT, insieme a Francesca Lazzarini, Gaia Tedone, The Cool Couple e Discipula, e le sue opere sono nelle collezioni pubbliche italiane di MART, MAGA, MUFOCO e Fondazione MAST.

ADONAI SEBHATU

Lavora con lo spazio, l’ambiente e gli elementi che in esso si trovano. Legno, metallo, pietra, plastica vengono elaborati e mescolati in nuove forme e figure, in spazi chiusi o all’aperto, facendo fede al reale o ricorso al virtuale. È alla ricerca di una nuova identità che si fa accogliente, senza trascurare nessun elemento e sviluppando nuovi punti di vista artistici. La sua produzione si concentra su una commistione di codici visivi in cui alle tecniche classiche e tradizionali si alternano l’utilizzo e la messa in scena di oggetti di recupero e di componenti elettronici, all’insegna di una nuova rappresentazione che, nella mediazione tra pittura, disegno, scultura e installazione, trova un fecondo equilibrio. È stato tra i finalisti del premio Exibart nel 2019, nel 2020 ha partecipato ad una collettiva da Adiacenza (Bo) e nel 2021 ha esposto a Dubai presso la galleria d’arte contemporanea Firetti.

ALESSANDRO SILVESTRI

Nasce a Roma nel 1981. Grazie agli studi di comunicazione e antropologia all’Università “La Sapienza” di Roma, e all’esperienze di ricerca a Bucarest, Londra e Tokyo, sviluppa la passione per la fotografia e l’immagine. Il suo lavoro incrocia antropologia, comunicazione visuale e ricerca artistica, utilizzando diverse tecniche espressive. Storie, emozioni, passioni sono il focus della sua ricerca. Fotografia come narrazione per esprimere la bellezza della diversità. Attirato dalla “Ville des Passages” di Walter Benjamin, nel 2008 si trasferisce a Parigi dove attualmente vive e lavora. Nel 2009 inizia la sua collaborazione con il celebre Studio Harcourt e con diversi clienti francesi e internazionali. Alessandro si è mosso nell’ambito dell’Odissea e delle parti di essa legate alle isole eolie attraverso alcuni testi che accompagnano il suo lavoro, Alessandro ha scattato durante la residenza delle fotografie all’alba o al tramonto che suggeriscono il luogo dell’isola in cui quei racconti sono ambientati secondo l’immaginazione dell’artista.

OPERE

(Alcune delle opere saranno realizzate site specific negli spazi assegnati, in questo documento ci sono dei riferimenti già realizzati dagli artisti come esempio)

CAPPELLA DELL’INCORONAZIONE / PALERMO

Opera al nero
Loredana Grasso
Acrilico su tela
2021

Baubo
Loredana Grasso
Scultura in argilla
2021

Bianchezza
Loredana Grasso
Acrilico su tela
2022

Fotografia
Alessandro Silvestri
2021

Fotografia
Alessandro Silvestri
2021

Fotografia
Alessandro Silvestri
2021

Talisman
Alice Ronchi
Scultura in marmo e ottone
2020

Majestic Solitude
Alice Ronchi
Scultura in marmo
2019

Sole
Alice Ronchi
Scultura in ottone
2021

OPERE

(Alcune delle opere saranno realizzate site specific negli spazi assegnati, in questo documento ci sono dei riferimenti già realizzati dagli artisti come esempio)

ORATORIO DEI BIANCHI / PALERMO

Sibylla
Sabrina Annaloro
Acrilico su tela
2021

Pescatrici
Sabrina Annaloro
Acrilico su tela
2021

Riti Rupestri
Sabrina Annaloro
Acrilico su tela
2021

Fotografia
Stella Laurenzi
2019

Fotografia
Stella Laurenzi
2021

Fotografia
Stella Laurenzi
2020

Eco-nostro
Adonai Sebhatu
Chip e fi lamenti elettronici di scarto su carta
2021

Incendio
Adonai Sebhatu
Chip e fi lamenti elettronici di scarto su carta
2021

Grand Tour Palermo
Alessandro Sambini
Acrilico su tela
2021

Frame dal video Sono io e non sono io
Sofi a Melluso
2021

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